LA DEA DEL FANGO
“Le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci. Non Devono temere di attraversare gli sterminati campi dell’irrazionalità, e neanche di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo. Non devono aver paura del buio che inabissa le cose, perché quel buio libera una moltitudine di tesori. Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere, conoscono come nessun uomo saprà mai.”
(Virginia Woolf)
Ragionamenti errati al femminile.
Attraverso l’ausilio delle arti performative, della musica e della scrittura faremo due giorni di esplorazione con un esperienziale senza tabù su le
emozioni, gli aspetti del sentire dell’essere femmina che meno siamo solite condividere e meno amiamo esporre. Un bagno metaforico in quella zona d’ombra, in quell’acquitrino sul quale alcune donne sanno di galleggiare; quella zona profonda di noi in cui non ha accesso nessuno e da cui fortemente dipendiamo. Desideri, aspirazioni, invidie, rancori, lussurie, ipocrisie, bugie, certezze, orgasmi ed entusiasmi che possono covare e fiorire lì nel fondo in quel fango così fecondo, da cui tutte noi prendiamo e portiamo la vita.
Vivremo la potenza della condivisione, dello stupore nel riconosce e talvolta riscoprire la natura indomita e scorretta della dea.